Investire nel mercato azionario, in valute criptate, in azioni…..negoziare CFD, investire nel Forex….. Tutto questo deve richiedere un po’ di intuizione e molta preparazione. Non tutti possono farlo (se si vogliono avere possibilità di successo) e chi decide di fare il passo dovrà avere un background e conoscenze precedenti. Altrimenti, è meglio trasferirsi o mettersi nelle mani di professionisti. Ma tutti (principianti ed esperti) dovrebbero usare tutte le armi a loro disposizione per cercare di anticipare i movimenti del mercato: tra questi aiuti ci sono i 7 rapporti finanziari più importanti.

Che cosa sono i rapporti finanziari?

I rapporti di borsa sono strumenti che ci aiutano a conoscere la situazione finanziaria di una società o la valutazione di una società quotata. I dati utilizzati per il calcolo di questi rapporti provengono dal conto economico dell’azienda e, attraverso di essi, è possibile sapere a quale prezzo viene quotata una determinata entità, la sua liquidità, il suo indebitamento o il tempo necessario per pagare i suoi creditori.

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Una delle funzioni principali dei dati chiave del mercato azionario è quello di confrontare le aziende. Affinché questo confronto possa produrre risultati affidabili, è necessario farlo con aziende dello stesso paese o settore e, naturalmente, valutarne i risultati nello stesso periodo di tempo.

I principali indici finanziari

azioCe ne sono altri, ma vogliamo mostrarvi i 7 rapporti di borsa più importanti quando investite in azioni di una società. Sette metodi, quindi, per conoscere lo stato di salute di un’azienda. Gli indizi (tutti sono i benvenuti) utili e necessari quando il trader si trova di fronte alla difficile decisione di dove e come investire.

1. Il PER (Price Earnings Ratio)

È il rapporto di mercato azionario più comune e più usato. Ed è per due ragioni principali: la semplicità dei calcoli e l’importanza delle informazioni che fornisce. Essa mette in relazione il prezzo di mercato di una società con il suo utile netto o, in altre parole, il suo prezzo per azione con l’utile per azione.

Pertanto, la sua formula è:

PER= Capitalizzazione di mercato/utile netto o Prezzo per azione/utile per azione

Lo scopo è quello di sapere se un’azienda è quotata ad un buon prezzo. Un PER medio (anche se è pericoloso generalizzare in questo settore) sarebbe 15. Al di sotto del PER 15 si potrebbe dire (con tutte le precauzioni del mondo) che un’azienda è a buon mercato. Quindi, più basso è il PER, più economico è un’azienda e viceversa.

2. P/VC (rapporto prezzo/valore contabile)

Può anche essere espresso come P/BV (“Price/Valore contabile”). Altrettanto semplice da ottenere, ma con risultati che danno meno informazioni rispetto al precedente. Il rapporto P/VC confronta il valore di mercato di un’azienda con il suo valore contabile.

La sua formula sarebbe:

P/VC = Capitalizzazione di mercato/patrimonio netto o Prezzo per azione/valore teorico per azione.

Anche in questo caso, senza voler generalizzare, si può dire che un’azienda con un P/VC inferiore a 1 indica che è sottovalutata, e se è superiore, sarebbe sopravvalutata. Inoltre, se è inferiore a 1, si può dedurre che l’azienda è vicina al fallimento, anche se, in alcuni casi, questo è un sintomo che è un buon momento per investire.

Detto questo, non è un rapporto di borsa che fornisce molte informazioni, in quanto il risultato è aperto a diverse interpretazioni. Il suo utilizzo può essere utile allo stesso tempo di altri, in modo che questi altri rapporti ci forniscano indizi su come interpretare il P/VC.

3. Rendimento del dividendo

Se dividiamo il Dividendo per Azione (DPA) per il prezzo per azione otterremo il dividendo yield. È un rapporto espresso in percentuale. Facciamo un esempio:

Immaginate che una società operi a 10 euro per azione e distribuisca dividendi di 0,5 euro per azione, il suo dividend yield sarà: 0,5/10 = 5%. Ovviamente, più alto è il rapporto, meglio è.

4. Capitalizzazione di mercato

In precedenza abbiamo utilizzato il concetto di CAP di mercato o di capitalizzazione di mercato all’interno di formule per calcolare i rapporti finanziari come PER o P/VC. Ora considereremo la capitalizzazione di mercato come un rapporto in sé, che può darci informazioni interessanti sulla società.

La capitalizzazione di mercato è il valore che una società ha sul mercato e si ottiene moltiplicando il prezzo delle sue azioni per il numero di azioni. Normalmente, è una delle cifre riportate direttamente nelle pagine specializzate. Non devi fare l’operazione.

5. EV/EBITDA

Può essere il rapporto che offre il risultato più affidabile, poiché tiene conto di diverse circostanze, per esempio, il debito finanziario, qualcosa che non è contemplato nel PER. Da un lato, mette in relazione il valore di una società EV (“Enterprise value”) e, dall’altro, l’EBITDA (“Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization” o Earnings Before Interest, Taxes, Depreciation and Amortization). Come per altri rapporti, più basso è il rapporto, più conveniente è l’azienda.

La sua formula è:

EV/EBITDA

6. PCFR (Rapporto prezzo/flusso di cassa)

È lo stesso del PER, anche nella sua interpretazione, ma con l’unica differenza che, in questo caso, il denominatore non è l’utile netto ma il flusso di cassa.

La formula del PCFR è

PCFR= CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO/FLUSSO DI CASSA O PREZZO PER AZIONE/FLUSSO DI CASSA NETTO PER AZIONE.

Di nuovo, più basso è il PCFR, più economica è l’azienda.

7. P/FCF

Veniamo all’ultimo dei 7 rapporti finanziari più importanti per conoscere la salute di un’azienda. Il P/FCF (“Price to Free Cash Flow” o Rapporto prezzo/flusso di cassa libero) mette in relazione la capitalizzazione di mercato con il suo flusso di cassa libero. In altre parole:

P/FCF = CAPITALIZZAZIONE DI MERCATO/FLUSSO DI CASSA LIBERO O PREZZO PER AZIONE/FLUSSO DI CASSA LIBERO PER AZIONE.

Il free cash flow è un criterio assolutamente oggettivo che mostra le risorse finanziarie disponibili per un’azienda per far fronte a una situazione eccezionale. Per dirla in un altro modo: il free cash flow è il denaro disponibile per pagare il debito o fare una distribuzione di dividendi dopo aver dedotto l’importo necessario per pagare i fornitori e acquistare attività fisse.

Questi sono i rapporti di borsa più comunemente usati dal nostro team. Vi invitiamo a dirci nei commenti quali sono quelli che usate di più.